LENTI A CONTATTO

LENTI A CONTATTO

L’analisi dell’evoluzione storica delle lenti a contatto evidenzia che la contattologia è una disciplina relativamente giovane, il suo sviluppo è stato rapido specialmente negli anni 40 rendendo obsoleto ciò che veniva usato prima.

Le lenti a contatto possono essere diversamente classificate, in base alla capacità di mantenere più o meno la forma quando le lenti vengono applicate sugli occhi, in tre categorie:

  • dure / rigide
  • morbide / flessibile
  • ibride / composite

La scelta della lente più idonea ricade sul tipo di problematica visiva (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) da correggere e in base alle esigenze della persona, è necessario quindi individuare il tipo di lente più adatta (giornaliera, settimanale, quindicinale, mensile, semestrale, annuale) e il materiale (lenti morbide, lenti rigide, lenti ibride)

La visita inizia con un esame preliminare svolto per conoscere lo stato funzionale, visivo ed oculare del soggetto per stabilire se le lenti sono una idonea opzione, ottenere una serie di misure dell’occhio che facilitano la scelta della lente a contato di prova e stabilire il tipo di lente e le modalità di uso che possono soddisfare le richieste della persona in base allo stile di vite, la motivazione del paziente, la salute oculare remota e presente ed eventuali precedenti esperienze di uso di lenti a contatto.

Successivamente si passa ad una valutazione dello stato refrattivo come quella che si mette in atto quando si prescrive una correzione con gli occhiali volta a verificare le diottrie della visione monoculare e la migliore compensazione in visione binoculare. Una volta individuata la migliore refrazione si passa all’esame biomicroscopio dell’occhio esterno attraverso la lambada a fessura o biomicroscopio che permette un esame dettagliato non invasivo del segmento anteriore dell’occhio.

I test che vengono eseguiti successivamente sono volti a determinare la presenza di soggetti con occhio secco che possono avere problemi di tolleranza alle lenti a contatto e si eseguono dei test qualitativi e quantitativi della lacrima

Una volta effettuati i test se il soggetto è idoneo si esegue un test con il topografo, un macchinario in grado si rilevare con estrema precisione la curva corneale e trasformarla in una mappa simile ad una mappa geografica dove è possibile individuare i rilievi e le aree piane, con questo testi siamo perfettamente in grado di individuare la misura della lente a contatto idonea all’occhio del soggetto e procedere quindi con la prima applicazione della lente a contatto di prova.


ESIGENZE

MIOPIA

La miopia è caratterizzata dalla visione sfuocata da lontano, spesso ad alte miopie la visione con gli occhiali può distorcere la realtà rendendo gli oggetti più piccoli, questa problematica viene nettamente diminuita con le lenti a contatto corrette permettendo una visione più simile al reale.

IPERMETROPIA

Il soggetto ipermetrope ha una visione poco nitida sia da lontano che da vicino, anche se le lenti a contatto nascono per i miopi, se con la giusta correzione stabilita dall’optometrista e il giusto materiale offrono una valida alternativa agli occhiali.

ASTIGMATISMO

Chi è affetto di astigmatismo ha una visione distorta e poco nitida delle linee e dei profili delle lettere, richiede maggiore attenzione nell’applicazione delle lenti a contatto perché ci sono più parametri da correggere quali l’asse dell’astigmatismo che richiede una stabilizzazione della lente ottenibile con prismi di bilanciamento come gli stabilizzatori montati sulle telecamere GoPro.

PRESBIOPIA

La presbiopia è un difetto visivo fisiologico dato dalla perdita dell’elasticità del cristallino e di conseguenza dalla diminuzione della nitidezza d’immagine nella visione prossimale, si può compensare mediante l’uso di lenti a contatto multifocali, il cui potere è suddiviso partendo dalla zona centrale per il lontano ed aumentando il potere diottrico in zone concentriche sino ad arrivare alla zona periferica che è quella che utilizziamo durante la lettura.

LENTI PER SPORTIVI

Durante lo sport può essere più pratica la lente a contatto rispetto agli occhiali, è quindi necessario, in base al tipo di sport praticato, individuare il tempo di utilizzo e la manutenzione, per sportivi dilettantistici è quindi preferibile selezionare una lente a contatto a ricambio frequente mentre per sportivi professionisti che richiedono una lente a contatto più evoluta è quindi consigliabile una lente mini sclerale o corneo sclerale. In alcuni casi abbiamo aiutato lo sportivo mediante l’uso di lenti a contatto ortocheratologiche notturne che modificando la curva corneale di notte permettono alla persona una visione nitida senza gli occhiali di giorno.


LIQUIDI DI CONSERVAZIONE

Spesso sottovalutati i liquidi di conservazioni per le lenti possono essere allergenici e se non selezionati con cura in base alla tipologia di materiale della lente e alla tipologia di lacrima del soggetto possono non essere in grado di detergere in maniera efficace la lente e causare poi o problemi durante la visione o infezioni all’occhio. Le nuove generazioni di lenti a contatto, in particolare le lenti al silicone o quelle con trattamenti in superficie, sono poco compatibili con i prodotti chimici “tutto in uno” per la manutenzione delle lenti. Un motivo di ciò è che i materiali a base di silicone sono altamente lipofilici attraendo e concentrando i conservanti chimici nocivi sulla superficie delle lenti. Tali concentrazioni di conservanti sono nocive per le cellule corneali creando infiammazione e deformazione dell’epitelio corneale oltre a ridurre il comfort durante l’uso.


CONTATTOLOGIA AVANZATA

LENTI SU MISURA/DI PRESCRIZIONE

Ci affidiamo a laboratori che mediante l’uso di torni, strumento abbandonato dalle multinazionali che si sono concentrate su una produzione più standardizzata e meno personalizzata, sono in grado di ottenere lenti a contatto morbide, rigide e gas permeabili customizzando ogni parametro partendo dalla curvatura della cornea, al diametro dell’iride, al potere sferico e torico per lavorare su una geometria tricurva, ellittica e asferica della lente a contatto.

LA CORREZIONE DEL CHERATOCONO

Ci affidiamo a laboratori che mediante l’uso di torni, strumento abbandonato dalle multinazionali che si sono concentrate su una produzione più standardizzata e meno personalizzata, sono in grado di ottenere lenti a contatto morbide, rigide e gas permeabili customizzando ogni parametro partendo dalla curvatura della cornea, al diametro dell’iride, al potere sferico e torico per lavorare su una geometria tricurva, ellittica e asferica della lente a contatto.

LENTI POST OPERATORIE

Ci affidiamo a laboratori che mediante l’uso di torni, strumento abbandonato dalle multinazionali che si sono concentrate su una produzione più standardizzata e meno personalizzata, sono in grado di ottenere lenti a contatto morbide, rigide e gas permeabili customizzando ogni parametro partendo dalla curvatura della cornea, al diametro dell’iride, al potere sferico e torico per lavorare su una geometria tricurva, ellittica e asferica della lente a contatto.

LENTI A CONTATTO COLORATE

L’uso di lenti a contatto colorate può essere per questioni estetiche quali modificare il colore dell’iride in occhi sani modificandone l’aspetto esterno oppure possono essere usate per scopi protesici quali ad esempio, ripristinare l’aspetto di occhi sfigurati, o per filtrare la radiazione visibile con l’obiettivo di ridurre l’abbagliamento e proteggere l’occhio dalla radiazione ultra-violetta indicata anche quando si prevede una esposizione solare per tempi prolungati in zone con superfici riflettenti, usate anche per migliorare il rendimento visivo nelle alterazioni cromatiche che può essere effettuato anche con filtri colorati per occhiali ma le lenti a contatto vengono maggiormente preferite perché offrono una completa copertura pupillare che evita l’abbagliamento periferico.

L’ORTOCHERATOLOGIA – IL CONTROLLO DELLA MIOPIA

Seguiamo diversi soggetti che beneficiano dell’ortocheratologia ovvero dell’uso di lenti a contatto rigide fatte su misura da applicare durante il sonno in grado di modificare e correggere la curva corneale offrendo una visione nitida durante il giorno senza l’uso degli occhiali, è una pratica che offre ottimi risultati immediati se il soggetto rientra in determinati parametri che vengono rilevati in negozio e se si seguono regole precise. Un secondo scopo per l’utilizzo di queste lenti è il controllo della progressione della miopia rallentando notevolmente in soggetti giovani l’aumento della miopia.

LENTI A CONTATTO IN ETA’ INFANTILE

Sebbene non siano casi all’ordine del giorno durante gli anni abbiamo avuto giovani soggetti che si sono sottoposti al trattamento con lenti a contatto per scopi ottico funzionali su consiglio di oculisti, in particolar modo abbiamo avuto soggetti affetti da albinismo, la mancanza di pigmento causa una eccessiva diffusione di luce all’interno del bulbo oculare ostacolando la formazione di una soddisfacente immagine retinica con conseguente ricerca di fissazione e quindi nistagmo. Nella correzione dell’albinismo i migliori risultati si ottengono se si riesce a creare un effetto foro pupillare e ciò è possibile solo mediante l’uso di lenti a contatto con superficie posteriore colorata di nero e la superficie anteriore che rispetta i requisiti cosmetici.

OCCHIO SECCO

L’occhio secco si caratterizza per la riduzione della componente acquosa delle lacrime o l’instabilità del film lacrimale che può provocare alterazioni della superficie oculare. In questo caso è indispensabile affidarsi al contattologo per sottoporsi a test qualitativi e quantitativi della lacrime per identificare il grado di disidratazione e scegliere di conseguenza il materiale più idoneo.